L’UE contro Coca-Cola: cambierà il design storico per sempre?

In Europa, un acceso dibattito sta minacciando di ridefinire l’iconica bottiglia di Coca-Cola, nel cuore dell’Unione Europea. La nuova legislazione, volta alla sostenibilità e alla riduzione dei rifiuti, pone seri interrogativi sul futuro dell’imballaggio, potendo cambiare le regole del branding e del design industriale.
La silhouette bombata della bottiglia di Coca-Cola è stata per più di un secolo molto più di un semplice contenitore per una bevanda rinfrescante; è diventata un simbolo riconosciuto a livello globale, un’immagine che evoca storie, cultura e una certa nostalgia di momenti condivisi. Ma una nuova proposta di legge sull’imballaggio dell’Unione Europea potrebbe mettere in discussione il design iconico.
La direttiva in questione impone la riduzione al minimo del peso e del volume degli imballaggi, mettendo così in dubbio la fattibilità di mantenere forme e decorazioni che hanno fatto la storia dei marchi. Ciò significa che le caratteristiche distintive, quelle che permettono ai consumatori di riconoscere immediatamente il proprio prodotto preferito su uno scaffale affollato, potrebbero scomparire.
La pressione è alta sui produttori di bevande e sulle associazioni di categoria. Gli imballaggi di vetro rappresentati da Feve, esprimono preoccupazione per un futuro in cui i prodotti potrebbero perdere la loro unicità visiva e diventare indistinguibili gli uni dagli altri. Questa standardizzazione forzata, sebbene possa avere evidenti benefici ecologici, potrebbe ridurre il valore commerciale dei marchi che hanno investito pesantemente nel loro design distintivo.
Allo stesso tempo, le aziende leader nel settore degli alcolici, come Diageo e Pernod Ricard, attraverso l’associazione Spirits Europe, sottolineano che le loro bottiglie non sono standardizzate e che una politica di riutilizzo obbligatorio potrebbe costringerli a sacrificare elementi iconici del loro imballaggio.
La tensione tra la preservazione della tradizione e la necessità di adottare pratiche più sostenibili è evidente. Coca-Cola, che finora non ha rilasciato commenti ufficiali, deve considerare l’impatto che la potenziale legge potrebbe avere sulla sua identità di marca. La situazione è complessa: da un lato, l’azienda deve rispettare le nuove normative ambientali, dall’altro deve preservare una parte essenziale del suo patrimonio storico e culturale.
La bottiglia di Coca-Cola, progettata nel 1915 da Alexander Samuelson, non è solo un recipiente, ma un pezzo di storia che ha attraversato guerre, rivoluzioni culturali e decenni di pubblicità. Ora, il suo status potrebbe essere minacciato da normative che mirano a ridurre l’impatto ambientale dell’imballaggio, segnando un possibile punto di svolta nella storia della produzione industriale.
Nonostante la sfida, questo momento potrebbe rappresentare un’opportunità per le aziende di dimostrare il loro impegno verso l’innovazione e la responsabilità ambientale. Trovare un equilibrio tra estetica ed ecologia potrebbe non solo preservare l’essenza dei marchi, ma anche guidare il settore verso un futuro più verde.