La battaglia per Christiania: perché il famoso quartiere di Copenaghen sta per sparire per sempre?

La situazione a Christiania, quartiere di Copenaghen conosciuto come esperimento sociale dal 1971, sta prendendo una svolta significativa. Dopo numerosi episodi di violenza legati alla droga, gli abitanti hanno finalmente deciso di porre fine alla vendita di cannabis e hashish, che attirava quasi un milione di turisti ogni anno.
L’incidente avvenuto lo scorso sabato, durante il quale un uomo di trent’anni è stato ucciso da due assalitori mascherati in una sparatoria legata al narcotraffico e altre quattro persone sono rimaste ferite, è stato il punto di svolta per i vecchi hippie e gli anarchici di Christiania. Hanno finalmente riconosciuto la gravità della situazione e hanno preso una decisione radicale.
L’assemblea dei residenti ha votato con grande maggioranza per chiudere il mercato della droga in “Pusher Street”, la strada famosa per la vendita di sostanze illegali. Questo luogo, che rappresentava un simbolo di ribellione e libertà, sarà presto privato dell’attività che lo caratterizzava, in un tentativo di porre fine alla violenza e alla criminalità che vi erano associate.
Non è la prima volta che Christiania è teatro di episodi simili. Nel corso degli ultimi anni, sono state diverse le sparatorie e le vittime legate al narcotraffico. Nel 2020, ad esempio, sono state registrate almeno quattro morti. Il ministro della Giustizia danese, Peter Hummelgaard, ha criticato i residenti per la loro tolleranza e ha sottolineato la necessità di porre fine a questa situazione.
Anche la sindaca di Copenaghen, Sophie Haestorp Andersen, si è espressa a favore della chiusura del mercato della droga. Nonostante alcuni residenti abbiano proposto un mercato regolamentato dallo stato, la maggioranza degli abitanti di Christiania ha deciso che è giunto il momento di porre fine definitivamente a questa pratica.
Christiania, una comunità che ha come pilastri fondamentali la libertà, la condivisione e la pace, conta circa mille abitanti. Nonostante la sua storia come zona indipendente, gli abitanti pagano le tasse e si assumono le responsabilità dei servizi. Tuttavia, l’aumento della violenza legata alla droga ha portato alla loro esasperazione, spingendoli ad agire.
È ancora presto per dire qual sarà l’impatto di questa decisione sulla vita di Christiania e sull’afflusso di turisti. Tuttavia, è indiscutibile che la comunità sta cercando di porre fine a un problema che la stava mettendo in pericolo. Sarà interessante vedere come questa nuova direzione influenzerà il quartiere e i suoi abitanti nei prossimi mesi.