Cosa succede in Germania? Il direttore dell’Agenzia federale delle reti tedesche, l’ufficio di regolamentazione dei mercati di elettricità, gas, telecomunicazioni, servizi postali e ferroviari, Klaus Muller tutto d’un tratto lancia un allarme agghiacciante: la penuria di gas unita ai prezzi elevati provocherà “onde d’urto in tutto il Paese”, portando i proprietari a tagliare il riscaldamento agli inquilini e a numerose aziende a chiudere.
Ma andiamo con ordine. Klaus Muller è solito twittare con soddisfazione buone notizie sugli approvvigionamenti di gas naturale, per rassicurare i cittadini. Ai primi di Giugno i suoi tweet quotidiani informano che nei depositi di stoccaggio di carburanti più della metà dei livelli massimi erano stati raggiunti, e che “la fornitura di gas in Germania rimane stabile”. (leggi le dichiarazioni qui)Questo ai primi del mese.
Adesso invece la doccia fredda con previsioni catastrofiche per l’inverno. Il 16 Giugno al Rheinische Post ha dichiarato: “La legge sui contratti di locazione stabilisce che il proprietario deve regolare il sistema di riscaldamento durante il periodo di riscaldamento in modo che la temperatura minima sia compresa tra 20 e 22 gradi Celsius. Il governo potrebbe ridurre temporaneamente i requisiti di riscaldamento per i proprietari. Ne stiamo discutendo con i politici”. Inoltre ha prefigurato che gli alti prezzi di energia e gas porteranno le banche ad incrementare la loro attività attraverso prestiti rateali e le aziende in difficoltà chiuderanno per insolvenza.
Qualcosa è successo nelle alte sfere tedesche, per il cambiamento sulla narrativa del gas. Dalle notizie rassicuranti a quelle catastrofiche sulla possibilità di riscaldarsi d’inverno. Ricordiamo che il Gas Russo è ancora una componente imprescindibile delle forniture tedesche che finiscono nei siti di stoccaggio del paese. E’ possibile che Gazprom abbia deciso di bloccare il flusso di gas già ora ai paesi che mandano carri armati e missili contro i propri soldati?