Come il ciclone Daniel ha cambiato il destino della Libia!

Il ciclone Daniel ha causato gravi danni nel nord-est della Libia, portando con sé conseguenze tragiche. Almeno 2.080 persone hanno perso la vita a causa di questo evento, mentre oltre 5.000 sono ancora disperse. Le piogge torrenziali hanno causato distruzioni estese, cancellando intere aree residenziali, soprattutto nella regione della Cirenaica, che è sotto il controllo del governo “parallelo” dell’est. Ali al-Gatrani, vice primo ministro di questo governo, ha sollecitato un intervento urgente dalla comunità internazionale, soprattutto nella città di Derna, che è stata la più colpita dal ciclone. Attualmente la città è isolata, senza elettricità e comunicazioni, ed è stata dichiarata zona di disastro.
Anche altre città come Misurata, Al Bayda e Marj hanno subito gravi conseguenze a causa delle intense precipitazioni e dei venti che hanno raggiunto una velocità di 180 chilometri all’ora. Il ciclone Daniel ha precedentemente colpito paesi come Grecia, Bulgaria e Turchia, causando danni altrettanto devastanti prima di spostarsi nel Mediterraneo e colpire la costa nord-africana.
Uno degli incidenti più gravi in Libia è stato il crollo di due dighe nella zona di Derna, causando enormi inondazioni che hanno contribuito al numero delle vittime. Queste inondazioni sono state causate dal rilascio di oltre 33 milioni di metri cubi d’acqua.
In risposta a questa tragedia, l’Ambasciata d’Italia in Libia ha espresso le proprie condoglianze. Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha assicurato che non ci sono cittadini italiani coinvolti nella tragedia e ha dichiarato che l’Italia è in contatto con le autorità libiche per determinare quale tipo di aiuto offrire.
A seguito di questa calamità, il primo ministro Osama Hammad ha dichiarato due giorni di lutto nazionale, con l’eccezione dei servizi essenziali come la sicurezza e l’assistenza sanitaria. Hammad ha descritto la città di Derna, la più colpita dal ciclone, come una zona catastrofica.
In relazione alle vittime, sono state riportate almeno 13 morti ad Al-Bayda, mentre altre persone sono state segnalate come disperse o decedute in altre regioni. Le operazioni di ricerca e soccorso sono ancora in corso.
Il ciclone ha portato precipitazioni senza precedenti e forti venti in molte aree, da Bengasi a El Bayda. Nonostante si preveda una diminuzione dell’intensità del vento, viene comunque fatto un appello alla prudenza. Si prevede che il ciclone si sposti verso est, avvicinandosi alle zone di Jaghbub e al confine con l’Egitto. Anche le Nazioni Unite in Libia stanno monitorando attentamente la situazione.